Ogni fotografo nel momento in cui scatta una nuova foto è sempre alla ricerca di "realizzare una bella fotografia"; l'intento di Kenro Izu invece è quello di catturare lo "spirito" del soggetto. Secondo la sensibilità dell'artista giapponese la parola "spirito" potrebbe essere sostituita con "vita". La flora, la frutta e il corpo umano sono i soggetti su cui ha concentrato il proprio interesse. Questa serie di fotografie è stata scattata utilizzando un largo formato da 8 x 10 a 14 x 20 pollici ed è stata stampata con lastre in platino.

Kenro Izu nasce a Osaka, in Giappone, nel 1949. Nel 1971 Izu visita New York, dove nel 1974 apre il Kenro Izu Studio. Nel 1979 inizia il progetto sui Luoghi Sacri, che prosegue ancora da allora. Dopo un viaggio fotografico in Cambogia nel 1993, i suoi interessi verso il Sud Est Asiatico e i paesi himalaiani lo hanno spinto a fotografare i luoghi sacri della regione. Nel 2003 Izu inizia un progetto di fotografia dedicato ai luoghi sacri del Bhutan. Durante i cinque anni di ricerca in Bhutan cerca di fotografare la popolazione della nazione e da allora inizia a puntare la macchina fotografica anche verso le persone e non solo i luoghi sacri. Dal 2013 al 2016 produce un progetto documentaristico, Eternal Light, che mostra la vita delle persone che vivono ai margini della società indiana. Dal 2015 lavora a Requiem, ritraendo la città e le persone scomparse quasi 2000 anni fa a Pompei.

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